Sicilia - Dicembre 2019
Bel viaggio di Natale in Sicilia, forse anche più bello di quello del Natale 2018, se possibile... Cominciamo col nostro B&B di Noto, in un bel palazzo nobiliare, un po' decaduto, e con un bellissimo piccolo giardino interno (cui fanno riferimento le due foto seguenti...). Dai commenti online un avvertimento, in caso ci andiate: sono da evitare le stanza con affaccio diretto sulla strada e da scegliere quelle con accesso diretto al giardino...
Ma veniamo ora alla prima tappa del viaggio, Noto, nella Sicilia sud-orientale, che era anche la base dei nostri spostamenti. Iniziamo, come sempre, dai consigli culinari che, parlando di Sicilia, sono ancora più importanti e... dirimenti del solito:
Tra l'altro tutta la città di Noto è stata, in realtà, ricostruita, dopo il devastante terremoto del 1693, che distrusse Noto antica. La città moderna, ricostruita in uno stile prettamente barocco ed in base a criteri urbanistici "moderni", dista 8 km dalla Noto antica...
- il primo è senz'altro per Manna, bellissimo e buonissimo ristorante, forse il migliore, di Noto: cucina sopraffina, una vera esperienza del gusto, con sapori che lasciano senza parole... da solo vale il viaggio, ci abbiamo mangiato due volte ed ogni volta siamo usciti in uno stato di grazia; prezzi conseguenti ma assolutamente onesti... se passate anche solo in zona ve lo consigliamo senza riserve, non siamo riusciti a trovare il minimo difetto, dal servizio al locale in sé ma soprattutto ai piatti, uno più delizioso dell'altro... spero possa ottenere presto una stella Michelin, se la meriterebbe tutta...
- un'altra menzione d'onore spetta al caffè-pasticceria Caffè Sicilia, sul corso principale di Noto (il Giolitti della situazione...): dolci ricercati e raffinati, dolci il giusto ed anche un tocco di sperimentazione; anche qui nessun difetto da rilevare, tutto è perfetto, una sera abbiamo cenato a dolci... et pour cause, come direbbero i francesi... anche qui da consigliare vivissimamente se passate in zona;
- per i ristoranti su un altro livello rispetto a Manna ma comunque gradevole per una sosta è il ristorante Marpessa, che la sera diventa ritrovo di giovani con musica e luci...
- un'altra pasticceria niente male ma non comparabile con il Caffè Sicilia è la pasticceria Caprice, con sede a Palazzolo Acreide, ma che ha aperto da alcuni anni un punto vendita anche a Noto...
- non abbiamo fatto in tempo a provarlo ma ci hanno detto che, per le famose arancine, l'indirizzo must è Piero...
Tra l'altro tutta la città di Noto è stata, in realtà, ricostruita, dopo il devastante terremoto del 1693, che distrusse Noto antica. La città moderna, ricostruita in uno stile prettamente barocco ed in base a criteri urbanistici "moderni", dista 8 km dalla Noto antica...
La seconda tappa del viaggio è Marzamemi, piccolo borgo marinaro, frazione del comune di Pachino. Le primissime 3 foto si riferiscono, in realtà, a Portopalo di Capo Passero, il comune più a sud d'Italia (se non si considera Lampedusa). Anche qui bellissima giornata di sole, dal sapore primaverile (abbiamo pranzato in maniche di camicia, nel bel ristorante, sulla piazza principale del borgo, Cialoma, che vale più per la stupenda location che per quello che ci si mangia, comunque buono...)...
Ci spostiamo ora in... montagna, a Ragusa, posta tra 500 e 680 m.s.l.m., che è il capoluogo di provincia più a sud d'Italia. Qui l'atmosfera cambia completamente, complice il freddo e le nuvole. Anche qui, come a Noto, il terremoto del 1693 ha distrutto la città vecchia (ora il quartiere di Ragusa Ibla) e fatto nascere il quartiere "moderno" sull'altopiano che sovrasta il vecchio centro storico... l'effetto d'insieme è davvero notevole e le atmosfere ed i panorami ricordano alla lontana Matera... per la parte culinaria ci siamo fermati nel ristorante, piacevole e simpatico, LoSteri, ad Ibla...
Eccoci ora agli ultimi giri di Noto, prima della partenza... ed agli ultimi punti panoramici, che in città non mancano... (solo noi ne abbiamo visitati 5...)