Palermo - Dicembre 2018
Bellissimo viaggio natalizio nel capoluogo siciliano, che ci ha conquistato con i suoi colori, profumi, sapori (...) e con la simpatia, accoglienza e disponibilità dei suoi abitanti.
Anche il clima, mite e soleggiato, ci ha sorriso. Palermo è una città decadente, a volte fatiscente e disfunzionale (i trasporti...) ma che riserva angoli di meraviglia, scorci che si aprono all'improvviso e che scaldano il cuore... da visitare assolutamente!!!
Anche il periodo scelto (i giorni di Natale) si è rivelato azzeccatissimo, per non incontrare folle di turisti...
Ma cominciamo con il nostro B&B, in pieno centro, nel quartiere della Kalsa (che ricorda le sue origini arabe già dal nome...). I punti di forza del B&B erano sicuramente il palazzo del '700 nel quale era ospitato, la ricca ed interessante colazione e Luna Figurelli, la persona che lo gestisce, con professionalità, cortesia e disponibilità...
Ecco alcune foto...
Anche il clima, mite e soleggiato, ci ha sorriso. Palermo è una città decadente, a volte fatiscente e disfunzionale (i trasporti...) ma che riserva angoli di meraviglia, scorci che si aprono all'improvviso e che scaldano il cuore... da visitare assolutamente!!!
Anche il periodo scelto (i giorni di Natale) si è rivelato azzeccatissimo, per non incontrare folle di turisti...
Ma cominciamo con il nostro B&B, in pieno centro, nel quartiere della Kalsa (che ricorda le sue origini arabe già dal nome...). I punti di forza del B&B erano sicuramente il palazzo del '700 nel quale era ospitato, la ricca ed interessante colazione e Luna Figurelli, la persona che lo gestisce, con professionalità, cortesia e disponibilità...
Ecco alcune foto...
Prima di passare alla città vera e propria ecco alcuni consigli culinari. Cominciamo dai ristoranti:
Ed ora, finalmente, le foto... si comincia dalla Cala, il bel porto turistico (quello del suddetto ristorante...), per passare poi alle chiese della Martorana (cattolica di rito greco, afferente alla comunità Arbëreshë di Piana degli Albanesi) e di San Cataldo e finire dentro e fuori al Teatro Massimo, per La Bohème...
- Il ristorante "A' Cala", proprio nella caletta del porto turistico. Ottimo per mangiare all'aperto a pranzo, davanti al mare ed alle barche, quando il tempo lo permette (a Palermo molto spesso... ;-));
- Il caffé-ristorante "Café Cartari", su Via Paternostro: locale semplice per pasti veloci ma buoni;
- Il ristorante "Buatta", vicinissimo al precedente, all'angolo tra Via Paternostro e Via Vittorio Emanuele. Tradizionale ma innovativo al contempo.
- Il tradizionalissimo "Antico Caffè Spinnato", non delude ma non sorprende nemmeno (ha due sedi in città);
- L'altrettanto tradizionale "Pasticceria Costa", anch'essa con due sedi in città: pure qui niente guizzi ma tanta tradizione che non delude;
- La pasticceria che ci è piaciuta di più, però, è stata una pasticceria, anzi una dolceria tutta nuova (ha solo un anno...) dentro la chiesa di Santa Caterina d'Alessandria, in Piazza Bellini: qui da poco si sono recuperate le ricette delle suore di clausura, che fino a pochi anni fa vivevano qui: da provare!
Ed ora, finalmente, le foto... si comincia dalla Cala, il bel porto turistico (quello del suddetto ristorante...), per passare poi alle chiese della Martorana (cattolica di rito greco, afferente alla comunità Arbëreshë di Piana degli Albanesi) e di San Cataldo e finire dentro e fuori al Teatro Massimo, per La Bohème...
Eccoci ora nel bellissimo Orto Botanico della città (visitato in piena solitudine, dati i giorni di bassissima stagione... l'albero tutto giallo è un bellissimo Ginkgo biloba, in radiosa versione autunnale...) e a Palazzo Abatellis, per la mostra su Antonello da Messina, unica delusione del viaggio: una mostra un po' misera, con troppi pochi quadri del sommo artista ed il resto del museo non visitabile durante la mostra...
Spostiamoci ora nel Palazzo dei Normanni e nella sua stupenda Cappella Palatina, nella prospiciente Cattedrale (il cui lato sud lascia davvero senza fiato, mentre gli interni sono alquanto deludenti, rispetto alla meraviglia degli esterni...), per finire la giornata sulla spiaggia di Mondello, non semplicissima da raggiungere...
Andiamo ora al Museo archeologico regionale Antonio Salinas ed in giro per la città, per un ultimo, malinconico giro serale...
L'ultima giornata isolana è stata dedicata a varie chiese, tra cui l'oratorio di San Lorenzo, luogo del famoso furto del dipinto del Caravaggio del 1969, di cui i palermitani aspettano ancora la restituzione, e a vari punti panoramici, tra cui quello dal tetto della chiesa di Santa Caterina d'Alessandria (quella della dolceria di cui sopra..) e dal tetto della chiesa del Santissimo Salvatore... il viaggio volge al termine, ormai... :-(